In Internet ogni computer collegato è rappresentato da un codice univoco chiamato IP.
Ciò è necessario per fare in modo che i messaggi di rete (qualsiasi tipo: mail, chat, file, …) siano instradati alla giusta postazione.
Contiamo che una macchina può avere più indirizzi IP, e che un indirizzo IP è unico in tutto il web. Per questa ragione si parla di crisi di internet, in quanto stanno quasi finendo!
L’indirizzo IP è costituito da 4 numeri che fanno da 0 a 255. Esempio: 192.168.0.10! Sono quindi 256*256*256*256 = oltre 4 miliardi di combinazioni.
Gli indirizzi IP si suddividono in famiglie, tracciabili tramite delle subnet mask, ma questa è un’altra storia, approfondibile su Wikipedia.
Le postazioni possono essere richiamate anche tramite nomi comuni, detti domini, es: blog.merlinox.com!
I domini si categorizzano in: primo livello (.it o .com o …), secondo livello (merlinox.com o trading-italia.biz o …) e livelli successi (www.merlinox.com o www.etechs.it o …).
Esistono online dei server che fungono da elenchi telefonici che servono per tradurre i nomi di dominio in IP, questi server si chiamano DNS!
Provate a fare così: start > esegui > cmd
quindi scrivete ping www.merlinox.com
e vedrete che vi risulterà l’IP del server sul quale è hostato il mio sito.
Se invece scrivete tracert www.merlinox.com
potete vedere tutti i passaggi della vostra richiesta sui vari server… ma lasciamo perdere (vedi traceroute) 🙂
Il sistema DNS è fatto da una serie di server ridonanti, e in una distribuzione gerarchica, partendo dal dns base. Esempio .com. (vedi disegno)
La ricerca dell’IP originale avviene da un server verso quello di livello più basso (fino alla sorgente) quando il DNS non conosco quel dominio o il timeout di quella risoluzione di dominio è stato raggiunto.
Per approfondire iniziate dalla pagina DNS di Wikipedia.
Generalmente la propagazione completa di un cambiamento sui come avviene nelle 24h successive all’effettiva modifica, sugli it nelle 48h.
Grazie a Geekissimo per lo spunto!
hehehhehehehehe
diciamo che ieri mi hanno fatto tribolare non poco 😉
I DNS non sono difficili. Però ogni cosa ha bisogno del suo tempo di “lievitazione”… Un SAVE fatto di fretta lo paghi ore…
Pingback: Un blog blogger con il proprio dominio | MrX
Ma questi “tempi di propagazione”, diciamolo, cosa sono? Riguardano una sorta di adattamento fisiologico di un segnale ad un sistema digitale o piuttosto c’entrano con il fatto che certi providers ci mettono tempo (fisicamente) ad aggiornare i loro DNS? 😀
Sono dei settaggi, specificatamente si chiamano TTL
via NewMediaLabs.it